venerdì 17 novembre 2023

Giardino didattico: le ORCHIDEE

Le orchidee sono piante bellissime che affascinano moltissimo. Purtroppo però non risulta sempre facile prendersene cura e spesso una volta a casa non si riesce a farle fiorire di nuovo. 

Imparare a prendersi cura delle orchidee può dunque diventare una buona occasione per fare esperienza di giardino didattico con i bambini. 

Vediamo tutto quello che devi sapere sulla cura di questa piante sorprendenti e su come rendere il tutto didatticamente valido. Alla fine del tutorial IN REGALO una scheda didattica per iniziare subito.

 

La scelta dell'orchidea

 

Le orchidee le troviamo nei supermercati e nei garden in molti periodi dell'anno. Uno di questi periodi è l'autunno infatti in questi giorni gli scaffali sono piedi di Phalaenopsis, il genere più diffuso di orchidee proveniente dall'Asia minore. La prima cosa che notiamo di queste piante è il colore dei fiori non profumati presente in tante varianti.
 
Ci sono orchidee bianche, rosa, screziate, ma bisogna prestare attenzione a quelle blu perchè in molti casi sono colorizzate. Come fare a capirlo? Osserva la tonalità delle radici. Nella scelta dell'orchidea giusta non si dovrebbe prestare solo attenzione ai fiori. Ci sono anche gli steli che possono essere due o uno. Nella scelta dell'orchidea però quello che dobbiamo guardare davvero sono le radici. Queste devono essere di un bel verde vivace e devono essere numerose. Tanto meglio se escono perfino dal vaso. 
 
 

 

Il vaso


Una volta portata a casa l'orchidea non va assolutamente rinvasata. Questo tipo di pianta ama infatti gli spazi piccoli e stretti e soffre a cambiare contenitore. Il vaso deve essere trasparente e presentare dei buchi alla base. Non utilizzare ulteriori contenitori o portavasi perchè toglierebbero luce alla pianta che la riceve dalle radici. Per questo il vaso deve essere trasparente e ben forato per un ottimo drenaggo dell'acqua.   

La posizione

 
Nella buona riuscita di una coltivazione di orchidee la posizione degli esemplari è fondamentale. Vicino a una finestra andrà benissimo. É importante che la pianta riceva tanta luce ma non diretta. Si deve creare una specie di effetto serra. Una volta trovata la posizione considera che potrebbe essere necessario cambiarla con il variare delle stagioni. In estate ci potrebbe essere troppo caldo davanti alla solita finestra. In inverno è meglio che le foglie dell'orchidea non tocchino il vetro. 
 

Quando dare acqua?

 

Uno dei dilemmi principali durante la coltivazione delle orchidee è quello relativo alle modalità di annaffiatura. Troppa o poca acqua? E soprattutto quando? Non esiste un tempo assoluto. La pianta va presa in mano: se è leggera allora è necessario dare acqua. Ciò di solito accade ogni 8/10 giorni ma non c'è un tempo prestabilito. Nel dubbio è comunque meglio non dare acqua. Questo per evitare che le radici rammolliscano per eccesso di liquidi.
 
 

 

Come procedere


  1. Verificare la temperatura dell'acqua: deve essere tiepida.
  2. Riempire una capiente bacinella dentro al lavandino.
  3. Aggiungere un tappo di fertilizzante specifico per orchidee e aiutarsi con un cucchiaio per scioglierlo bene.
  4. Immergere il vaso dell'orchidea fino al bordo.
  5. Evitare che l'acqua salga oltre il bordo e che penetri all'interno del tronco della pianta.
  6. Lasciare l'orchidea così immersa per circa 10 minuti tirandola su ogni tanto per poi immergerla nuovamente.
  7. Strizzare bene il vaso e fare uscire tutta l'acqua in eccesso dai fori. Fare la prova delle radici, se sono "croccanti" l'acqua ricevuta dalla pianta è sufficiente.

 

 



 
 
 
  1. Spostare la pianta su un tavolo. Asciugare le foglie con un panno asciutto per togliere la polvere e asciugare eventuali schizzi di acqua.
  2. Riporre l'orchidea nella sua posizione abituale. 


 

E la didattica?

 

Prendersi cura di una o più orchidee può diventare una bella routine coinvolgente per tutta la famiglia. Iniziamo già dalla scelta della pianta con una riflessione sui colori di fiori e delle radici per poi procedere alle varie fasi dell'annaffiatura. Per ogni esemplare si può tenere un diario che raccoglierà passo a passo tutte le riflessioni e le fasi della cura. Un esempio da seguire può essere questa scheda che ti lascio il regalo da stampare e compilare subito:
 
 
 

 
 
 

La scheda è fatta per tenere nota, ogni volta, dello stato oggettivo ed emotivo dell'esemplare trattato. C'è posto per scrivere come è avvenuta la scelta della pianta e lo stato delle foglie. Inoltre è possibile prendere appunti sulle fasi di annaffiatura e tenere traccia di eventuali variazioni notate tra una volta e l'altra. Sarà bello dare a ogni orchidea un nome scelto insieme ai bambini.


Maria Serena Cavalieri

 


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