giovedì 24 febbraio 2022

02. Il Grimm Pass di Carnevale: impariamo a lavorare al telaio per tessitura ascoltando la fiaba "L'uccello grifone"

Oggi inizia la nostra piccola scuola di TELAIO PER TESSITURA. Impareremo a montare un ordito e realizzeremo un piccolo arazzo ascoltando la fiaba dei Fratelli Grimm "L'uccello grifone" sul podcast  L'ALBERO DELLA LANA

Il telaio che utilizziamo è in legno, ma alla fine del laboratorio ci sarà un tutorial per realizzare un telaio da tessitura fai da te, a partire da una scatola di cartone. Tutti pronti? Cominciamo.

 

Materiale occorrente:

  • telaio in legno misura 24 x 35 o più largo
  • pettine in legno o plastica
  • ago in plastica
  • navette in legno
  • forbici
  • filo di cotone per ordito
  • lana o acrilico in 3 colori a scelta
  • disegno da riprodurre sul telaio (scaricabile gratuitamente)

Il telaio da tessitura: osserviamolo meglio 

La struttura del telaio in legno è fatta apposta per la tessitura e presenta alcuni elementi. Conosci i nomi di questi elementi? Come possiamo notare dallo schema, il telaio si divide in una parte posteriore chiamata subbio posteriore e in una parte anteriore chiamata subbio anteriore mentre in mezzo c'è una parte mobile come possiamo anche non inserire nella nostra lavorazione e che si chiama liccio. Inoltre, quando andiamo ad acquistare il nostro telaio per tessitura, riceviamo anche una specie di bastoncini in legno che servono per avvolgere le gugliate di filo da usare e che si chiamano tecnicamente navette.

 


La scelta del filato e dei materiali utili per la tessitura

Per prima cosa, dobbiamo distinguere il filo per l'ordito dagli altri materiale per la lavorazione. Il filo per l'ordito è solitamente in cotone rigido, ben ritorno, abbastanza sottile ma non troppo. Cercalo in merceria oppure usa un cotone adatto all'uncinetto dal 2 al 3. Per la scelta degli altri materiali, puoi usare filati di lana o acrilico, anche molto spessi, oppure inserire delle strisce di stoffa che andranno ad arricchire il tuo arazzo.

L'arazzo

Quando lavoriamo al telaio per tessitura realizziamo degli arazzi in colori, forme e fantasia differenti. Puoi seguire un pattern già fornito, oppure realizzarne uno tu riportadolo prima su un figlio di carta. Questa è sicuramente la modalità più creativa, perchè ti permette di utilizzare i pennarelli e di rendere davvero unico il tuo lavoro. Divertiti nella scelta e nell'abbinamento dei colori e privilegia all'inizio forme geometrice molto semplici, come il rettangolo ripetuto.
 

La prima fase di lavorazione: l'ordito

Iniziamo con la prima fase di lavorazione ovvero montiamo l'ordito sul telaio. Ci sono varie modalità per procedere, quella che utilizziamo noi la puoi seguito anche in questo video dal nostro canale youtube:



Segui questa procedura (che ti viene mostrata nel video):

  • posiziona il telaio davanti a te con il subbio posteriore in basso e quello anteriore in alto
  • metti il filo "a caduta" in modo che non strattoni durante la procedura
  • fissa il filo con un nodino al primo dentino in basso del subbio posteriore (in basso davanti a te). Noterai delle scanalatura su un solo lato di questi dentini, quello in basso.
  • Tira su il filo ed entra dentro alla seconda scanalatura del Liccio
  • Prosegui verso l'alto entrando nel primo dentino sul subbio anteriore
  • Torna in basso, passa di nuovo dal liccio (scanalatura seguente) e arriva di nuovo questo volta al secondo dentino in basso
  • Ripeti la procedura ma considera che da adesso in poi dovrai entrare per due volte negli stessi dentini sui subbi, mentre nel liccio solo una volta, occupando tutte le scanalatura a disposizione.
  • Una volta arrivato in fondo ti ritroverai con il filo sul subbio posteriore. Fissa con un nodino il filo oppure fagli fare qualche giro intorno all'ultimo dentino prima di tagliarlo. Puoi anche fissarlo lataralmente o nella parte posteriore del talaio con un pezzetto di nastro carta.

Bene. Adesso sei pronto per iniziare a realizzare il tuo primo arazzo. La prossima settimana (a partire da martedì 9 marzo) inizieremo a realizzarlo insieme, a partire da un piccolo pattern che potrai scaricare gratuitamente. 

 

 

La seconda fase di lavorazione: schema e procedimento

 
Prima di iniziare la lavorazione, realizziamo uno schema che rappresenti su un foglio a quadretti quello che vogliamo realizzare. Utilizziamo gli stessi colori e divertiamoci in questa fase di programmazione del nostro lavoro. Scegliamo un disegno semplice, costituito da righe, ricordandoci che ad ogni riga sul nostro foglio corrisponde una riga (di andata o di ritorno) sul nostro telaio. Per comodità, appuntiamoci anche a matita il numero di righe necessario:
 

 
Una volta eseguito questo importante passaggio, iniziamo a caricare le spolette con le gugliate e di filato scelto. Non è necessario che tutto materiale sia del medesimo spessore, anzi divertiamoci a combinare insieme più spessori e più tipologie di materiale sullo stesso lavoro. 
 
La spoletta va tenuta con la codina (corta) davanti e con il lato di filo in prosecuzione dietro al polso.



 
Per prima cosa, notiamo per il Liccio si sposta in due modalità: verso di noi e verso l'esterno. Ruotandolo verso di noi otteniamo un GIRO DI ANDATA che va sempre da destra a sinistra, mentre ruotandolo verso l'esterno otteniamo un GIRO DI RITORNO che va sempre da sinistra a destra. Il procedimento si ripete fino al termine del lavoro e consiste nel passare con la spoletta sotto i fili alzati e abbassati dal liccio. Quest'ultimo permette di vedere bene dove passare, quindi anche se non essenziale, è sicuramente un elemento molto utile.
 
Guarda il video per vedere bene il procedimento:
 

 
 





Una volta raggiunta la lunghezza necessaria procediamo al cambio di colore. Tagliamo il filo e lasciamo una piccola codina (che alla fine rimuoveremo) e dunque rientriamo con spoletta e colore nuovo:



Abbiamo completato il nostro disegno e non ci resta che rimuovere il lavoro. Lo faremo insieme la prossima volta, con un video-tutorial dedicato comprensivo di tutto il procedimento. A presto e buona manualità didatticamente valida!



Maria Serena Cavalieri

 

 

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