La storia dell’Iris è veramente antichissima: si tratta di un bellissimo fiore, profumato e delicato, che era già conosciuto ai tempi degli antichi egizi e di altri antichi popoli. L'iris, chiamato anche "fior di giaggiolo" è stato per tanto tempo utilizzato, per profumare la biancheria.
Il nome di IRIS deriva da ISIDE, una divinità antica, che si diceva avesse ali d'oro che brillavano di rugiada e che portava in sè i colori dell'arcobaleno.
Esistono molti tipo di IRIS che possiamo coltivare sia in vado che in piena terra, a partire da piccoli bulbi:
Iris spuria
Iris germanica o giaggiolo
Iris americani
Iris giapponese
Iris bucharica
Iris reticulata e Iris primula
Nel nostro caso, abbiamo acquistato una busta di bulbi olandesi di IRIS e ne abbiamo piantato uno solamente, per capire cosa sarebbe successo e come avrebbe reagito alle condizioni del nostro terreno. Considerando il grande successo della crescita nel nostro giardino di questa tipologia di bulbi, l'anno prossimo li useremo per riempire una aiuola intera!
Per prima cosa, quando si acquista una busta di bulbi, bisogna leggere le indicazioni riportare sulla confezione, per capire soprattutto a quale profondità andrà messo il bulbo. Una volta fatto questo, con l'ausilio di una pala da giardino, si realizza una buca nel terreno spargendo anche all'occorrenza un pò di terriccio nuovo, e infine si interra e si ricopre il bulbo.
Dopo qualche tempo, il nostro bulbo ha iniziato a germogliare, ciò significa che dalla terra esattamente nel punto in cui avevamo interrato il bulbo, sono uscite delle foglie verdi e lunghe che con il passare dei giorni sono diventate sempre più lunghe....
Un giorno, poi, abbiamo scoperto che al centro del fogliame, si stava formando un piccolo rigonfiamento. Così, questa mattina, quel rigonfiamento si è finalmente aperto scoprendo un bellissimo fiore lilla e giallo:
Il nostro è stato un grande stupore, perchè cosi come diceva il poeta Khalil Gibran, "I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli".
Alla prossima avventura nel nostro giardino didattico di Bricomaghi!
Maria Serena Cavalieri
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